Pironti
Di azzurro all'albero di pero naturale; accostato
da due leoni controrampanti d'oro. Di questa casa vi fu Pantaleone
vescovo di Ravello (1210-1220)
che ottenne per sé e per i suoi successori ampia conferma
dalla S. Sede dei privilegi di cui avevano goduto gli altri
vescovi ravellesi predecessori.
Di Giordano Pironti, diacono Cardinale dal titolo dei SS Cosimo
a Damiano, si parla nel 17 dicembre 1269 come già defunto.
Il collettore del denaro fiscale, presso il giustiziere di
Sicilia Citra fu Mauro Pironti di Ravello, sotto re Carlo I;
Angelo fu
uno dei mutuari della once mille d'oro a re Carlo I D'Angiò nel
1275, ricevendone in pegno la corona reale e da questo Sovrano
fu nel 1278 nominato secreto di Puglia, succedendo in tal carica
a Giacomo Rufolo pure di Ravello;
Filippo fu giudice annale di Ravello e familiare regio.
Nel 1419 fu annoverata questa famiglia fra le patrizie di Ravelloe
nel 1647 vi fu reintegrata.
Con R. Diploma dato a Madrid 24 marzo 1694, esecutoriato in
Napoli 30 aprile dello stesso anno, fu concesso all'ill. D
Nicola Pironti
il titolo di Duca sulla città di Campagna di cui egli
era il feudatario, il qual titolo appartiene tutt'ora al primogenito
della casa.
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