Rogadeo
Troncato: 1° di azzurro al pellegrino al naturale in ginocchioni
e pregante verso croce latina di oro accompagnata da tre stelle del
medesimo nel canton destro dello scudo; 2° fasciato di oro e
di azzurro: tutto lo scudo bordato di una fila di scacchi di argento
e di rosso. Alias fasciato d'oro e di azzurro con la bordatura composta
di argento e di rosso. Di questa casa oltre del milite
Francone, che fondò nel
944 il più antico monastero benedettino in Ravello e di
Costantino vescovo di Ravello (1094-1150), che fece costruire a
sue spese l'altare maggiore e ilmagnifico ambone de Duomo, vi fu
Sergio che nel 1130 era Giudice della Repubblica amalfitana; Leone,
nomminato governatore di Bitonto dove si stabili ne l1204; Giacomo
figlio del precedente fu fatto maestro portulano e secreto di puglia,
Terra di Bari e Terra d'Otranto; Leone anche vescovo di Ravello
nel 1220. Vi furono inoltre familiari regi, possesso di feudi,
come Sergio e Calvanica ( Torrequadra ) dal 1495, ereditati dall'ìestinto
ramo primogeniio dei Bove nobili
anche in Bitonto e Carbonara, dai principii del 1500, per
eredità con
ogni diritto e ragioni nobiliari del ramo primogenio di casa Affaiati.Della
chiara nobiltà di casa Rogadero si rinviene fatta
pruova nell'ordine Gerosolimitao dal 1595- quarto madre del
cav. Fra Prospero Fra Marino di Giovinazzo- ma tra le glorie
del famoso
Ordien e annoverato Giov. Donato Rogadeo, nel medesimo ricevuto
nel 1752, giureconsulto celebre ed autore di opere importantissime.
Nei principi dell'or decorso secolo vi fu Vincenzo, benedettino,
vescovo di Caserta e Consigliere del re Ferdinando I
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